27 settembre 2013, ore 21.00. E’ iniziata a quell’ora un’assemblea del Circolo Culturale Kairos-ANSPI, al termine della quale i soci hanno deciso per lo scioglimento del sodalizio. Dopo un anno di rodaggio nel XX secolo, a partire dal 2000, un gruppo di giovani aveva dato vita ad un circolo culturale affiliato all’ANSPI definito da alcuni, non senza una punta di ironia, il “braccio culturale” della Parrocchia di S. Ambrogio. Di fatto si trattava di un’iniziativa promossa dall’allora parroco Don Giulio Grosso a cui diversi giovani avevano aderito, considerando il confronto tra loro una tappa importante della loro crescita personale, umana e cristiana, un momento importante e decisivo della loro vita, un “kairos” in senso biblico, appunto. Il tutto era iniziato per gestire un paio di pullman di portoghesi diretti a Roma per la Giornata Mondiale della Gioventù nel 2000. Ma dopo 13 anni la vita riserva nuove sorprese, nuovi impegni, nuove prospettive.
Preso atto del numero ridotto dei
soci che hanno la possibilità di riconfermare il loro impegno per le attività
sociali e dei loro carichi lavorativi, dei legami di famiglia, dell’essersi
trasferiti in altre città, si è resa necessaria una valutazione sulla
opportunità dell’esistenza stessa circolo.
Una decisione serena e condivisa,
presa con un po’ di nostalgia, ma con tanto realismo. Nessun rimpianto, se non
quello di non essere stati capaci di creare le condizioni di un ricambio
generazionale, in modo che altri potessero giovarsi di questa esperienza di
amicizia e di cultura. Alla drastica soluzione si è arrivati dopo diversi mesi,
durante i quali il circolo ha portato a termine gli impegni istituzionali e ha
preparato il terreno perché le attività in cui era orami tradizionalmente
impegnato potessero continuare gestite da altre associazioni che, per fortuna,
non mancano nella generosa Varazze. Si pensi alla musica sacra, alla
valorizzazione del patrimonio artistico conservato nelle chiese della nostra
città, alla scuola di italiano per adulti e alla scuola di musica.
Il dispendio necessario di
energie per gestire il progetto STL, il cui esito è risultato piuttosto lontano
dalle aspettative, l’impossibilità di proseguire nell’organizzazione di visite
sul territorio cittadino e la sempre più pervasiva burocrazia che chiede tempo
anche per la gestione di un piccolo circolo culturale hanno favorito lo
scioglimento. Un peccato perdere i fondi privati, regionali e comunali che
finanziavano le iniziative da ormai una decina d’anni e un peccato perdere la
possibilità di collaborare con il nuovo Parroco che ha sempre dimostrato
simpatia per il circolo e ha confidato nelle sue energie.
L’attivo in cassa, di poco
superiore ai 2.500 E., è stato devoluto a favore della Parrocchia di S.
Ambrogio con una finalità culturale che verrà decisa in accordo con Don Claudio
Doglio, probabilmente per finanziare parte di un restauro.
Se l’attività istituzionale è
ormai cessata, non vengono meno i rapporti umani che si sono creati e
l’esperienza che è stata acquisita. E in questi rapporti sono compresi non solo
coloro che partecipavano alle riunioni settimanali, ma anche il pubblico che ha
seguito in tutti questi anni le attività pubbliche del circolo. A tutti
l’augurio di far germogliare i semi gettati, secondo le capacità e le
possibilità, secondo il “kairos” proprio di ciascuno.