sabato 3 luglio 2010

13-18 LUGLIO CELEBRAZIONI IN ONORE DEL BEATO JACOPO DA VARAZZE


Festa del Beato Jacopo da Varagine compatrono della Città
Il Polittico di Sant’Ambrogio si svela dopo il restauro


Il 13 luglio è il giorno in cui il calendario fissa la memoria del Beato Jacopo da Varagine, più illustre figlio di questa terra. Compatrono della Città in cui il culto ne è antichissimo, prima ancora della definitiva canonizzazione avvenuta solo nel 1816 per volontà di Pio VII, in ringraziamento della amicizia ed accoglienza che il popolo Varazzino gli riservò durante la prigionia savonese.
Anche quest’anno particolari celebrazioni ed eventi per la solenne ricorrenza.
Proprio martedì 13 luglio alle ore 20.45 nella Chiesa Collegiata di Sant’Ambrogio verrà “svelato” in tutto il suo ritrovato splendore e con le sorprese che i secoli hanno celato, il restaurato Polittico di Sant’Ambrogio opera di Giovanni Barbagelata. Realizzazione artistica delle più importanti che adornano la chiesa madre di Varazze e presenti sul nostro territorio comunale. Precederà in Sant’Ambrogio, sempre martedì 13 giorno della memoria liturgica del Beato Jacopo, la Santa Messa alle ore 18 presieduta da SER Mons. Vittorio Lupi Vescovo diocesano che a seguire si intratterrà con la comunità varazzina per la presentazione del Polittico.
Interverranno nel corso della serata le autorità civili e religiose, il Vescovo Mons. Vittorio Lupi, il Parroco Don Giulio Grosso ed il Sindaco Giovanni Delfino. Proiezione d’immagini delle fasi del recupero e storia della magnifica opera con gli interventi del dott. Paolo Pacini dell’ Ufficio beni Culturali della Diocesi di Savona-Noli, del dott. Massimo Bartoletti della Sovraintendenza per i beni storici ed artistici della Liguria e del restauratore genovese Nino Silvestri e Fra Giacomo Grasso o.p.. Il restauro è stato fortemente voluto dal Parroco Don Giulio Grosso e reso possibile dal contributo della Compagnia San Paolo di Torino. Hanno collaborato all’evento il Circolo Culturale Kairos – A.N.S.P.I. ed il Centro Studi Beato Jacopo.
Il Polittico, realizzazione più importante di questo pittore del quale si hanno notizie dal 1481 al 1508, è “firmato” e datato 1500, andando a costituire all’epoca opera per l’altare maggiore della Collegiata. Rimosso nel 1790 per far posto alla statua marmorea dell’Assunta di Francesco Schiaffino, il polittico venne smembrato e le varie tavole (in origine 10) vennero collocate nelle diverse cappelle, nella sacrestia, qualcuna finì persino nel magazzino attiguo al campanile.
Il recupero di questo capolavoro si deve a Mons. Francesco Calandrone che, raccolte e riordinate in sacrestia le varie tavole, provvide nel 1950 a farle restaurare dalla Soprintendenza alle Gallerie ed Opere d’Arte della Liguria. Restauratore fu il Fiscali. Del lavoro di restauro se ne occupò il prof. Gian Vittorio Castelnovi della detta Soprintendenza.
Nel 1960, per iniziativa dell’allora parroco can. Tomaso Botta, durante i lavori di riordino della chiesa , venne dedicata a Sant’Ambrogio una cappella ed in essa venne ricomposto il prezioso polittico.
Il Polittico è oggi costituito da nove tavole, della forma originaria avranno fatto sicuramente parte una predella, una tavola centrale mancante, forse una cimasa e la cornice. Raffigura al centro Sant’Ambrogio in trono tra due angeli, a sinistra i Santi Giovanni Battista e Pietro, a destra i Santi Paolo e Gerolamo; nell’ordine superiore, a mezzo busto, le Sante Agnese, Margherita d’Antiochia, Santa Marta e Barbara. Figure rappresentate così come la tradizione ed in particolare i racconti della Legenda Aurea ce li hanno consegnati.

Per le funzioni religiose Santa Messa Solenne in Sant’Ambrogio Domenica 18 luglio alle ore 18, animata dalle corali cittadine di Sant’Ambrogio e San Domenico. Saranno presenti alla festa patronale gli amministratori comunali – in Sant’Ambrogio la Capella del Beato Jacopo, lato sinistro del transetto, è “di Città” – i religiosi e religiose , l’ordine dei Frati Predicatori, confraternite, associazioni e il popolo di Dio tutto per ringraziare il Signore di aver donato alla nostra Città cotanto Figlio i cui insegnamenti e scritti sono tesoro prezioso anche oggi.

di Lorenzo Grazioli Gauthier

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